Una meravigliosa sintesi dell’Ozu-pensiero
Questo ironico film, impregnato di agrodolce nostalgia, mette in scena i maneggi di tre vecchi amici: in gioventù corteggiavano una bella donna, ora vedova, e adesso vorrebbero aiutarla combinando il matrimonio della figlia di lei. Siccome però la figlia non vuole lasciare sola la madre, decidono che è meglio che anche la vedova si risposi con uno di loro. Nelle loro manovre si muovono come il classico elefante nella cristalleria; sarà una giovane amica della figlia a mettere con decisione le cose a posto.
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Bio del regista
Ozu Yasujiro.
Nato a Tokyo nel 1903, e ritenuto con Mizoguchi Kenji e Kurosawa Akira uno dei più importanti registi del cinema giapponese, Ozu Yasujiro ne ha segnato con la sua opera le tappe principali, dagli anni del muto a quelli del colore, arrivando sino alle soglie della modernità. La sua grande influenza sul cinema contemporaneo è stata, fra l’altro, attestata dagli omaggi che al suo lavoro hanno attribuito registi come il tedesco Wim Wenders e il cinese Hou Hsiao-hsien. Progressivamente il cinema di Ozu venne a focalizzarsi intorno a un unico e grande tema, quello della famiglia, con particolare attenzione al rapporto tra genitori e figli. Estraneo a un approccio di tipo sociologico, il regista fece soprattutto dei sentimenti materni, paterni e filiali l’oggetto d’attenzione principale dei suoi film, riuscendo a dar loro una connotazione che, liberatasi da ogni particolarismo, rende conto della loro universalità. Ed è per questo che, pur essendo le sue storie ancorate ai costumi e alle tradizioni del suo Paese (in patria è ancora oggi ritenuto «il più giapponese dei registi giapponesi»), i suoi film riescono davvero a parlare a tutti, coinvolgendo gli spettatori delle culture più diverse.
- Dello stesso regista
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Tucker's statement
A partire da giugno 2015, Tucker Film porta sul grande schermo sei capolavori del grande Ozu Yasujiro, recentemente restaurati e digitalizzati dalla Shochiku, la storica major nipponica che ha prodotto la maggior parte dei suoi 54 film. I sei titoli resi disponibili da Tucker Film appartengono al periodo d’oro della sua lunga carriera, dalla fine degli anni ’40 all’inizio degli anni ’60, e grazie all’accurato restauro permettono di ammirare la fotografia, il colore e il suono così come li aveva voluti il maestro. Queste opere sono state fonte di ammirazione e di ispirazione per i più grandi registi del cinema contemporaneo, e oggetto di autentica venerazione da parte di Wim Wenders. Amato dalla critica e dal pubblico, Ozu sarà nuovamente accessibile anche agli spettatori italiani. I film di Ozu narrano con delicatezza, ironia e uno stile puro, storie di vita familiare e rivelano una profonda comprensione delle cose umane e un’inimitabile capacità di rappresentarle con tratti essenziali e universali. Fra i titoli proposti vi è anche Viaggio a Tokyo, unanimemente riconosciuto come il capolavoro di Ozu e votato da oltre 350 registi mondiali come il più bel film dell’intera storia del cinema.
Biografia
Progressivamente il cinema di Ozu venne a focalizzarsi intorno a un unico e grande tema, quello della famiglia, con particolare attenzione al rapporto tra genitori e figli: il regista fece soprattutto dei sentimenti materni, paterni e filiali l’oggetto d’attenzione principale dei suoi film, riuscendo a dar loro una connotazione che rende conto della loro universalità.