Caught by the Tides racconta la Cina di oggi con uno sguardo inedito e romantico.
Sotto il segno della Tucker, nella sezione Midnight Screenings, anche la ballata metropolitana Twilight of the Warriors Walled in di Soi Chang.
Molti cult e molti autori che fanno parte dell’album di famiglia della Tucker Film hanno transitato, nel corso del tempo, al Festival di Cannes. Pensiamo, per esempio, a Lee Chang-Dong. Pensiamo, per esempio, a Hong Sang-soo e Hamaguchi Ryusuke. Una consuetudine felice che si rinnoverà anche quest’anno: i riflettori della 77ª edizione sono infatti pronti a illuminare l’attesissimo Caught by the Tides di Jia Zhang Ke, uno dei 22 titoli in concorso («Vedremo una Cina che non siamo abituati a vedere», citando le parole di Thierry Frémaux).
Sempre sotto il segno della Tucker, inoltre, la sezione Midnight Screenings presenterà la ballata metropolitana di Soi Chang Twilight of the Warriors: Walled In. Due opere che andranno a impreziosire il catalogo “made in Asia” della casa di distribuzione friulana, da sempre condiviso con il Far East Film Festival di Udine.
Figura portante della Sesta Generazione del cinema cinese, coraggiosa fucina di autori indipendenti e ribelli, Jia Zhang Ke sceglie di misurarsi con il linguaggio dei sentimenti e ci regala un racconto meraviglioso. Un racconto che attraversa quasi venticinque anni di storia, dal 2000 a oggi, seguendo le dinamiche amorose di una coppia e le dinamiche sociali di una nazione. Quasi venticinque anni di vita privata riflessi dentro quasi venticinque anni di vita pubblica: il ritratto romantico di Guao Bin e Qiao Qiao (Zhao Tao, musa del regista), anime gioiose e fragili, e il ritratto inedito di un paese in continua (profondissima) trasformazione.
Jia Zhang Ke, figlio irrequieto della nouvelle vague francese e del neorealismo italiano, offre con Caught by the Tides la chiave e l’occasione per decifrare la Cina contemporanea, riflettendo in parallelo sull’evolversi delle emozioni individuali e sull’evolversi delle emozioni collettive. Un’opera importante per una filmografia che, di fatto, è una collezione di opere importanti, da Platform a Still Life (Leone d’Oro 2006), da Il tocco del peccato ad Al di là delle montagne, fino a I figli del fiume giallo.