Quattro gioielli. Quattro gioielli diversissimi tra loro ma accomunati dalle stesse radici: quelle dell’Asia. S’intitola FEFF on Tour la nuova esperienza di viaggio, la nuova avventura, che porta il Far East Film Festival di Udine nei cinema italiani. Un “evento diffuso” che si muove verso le sale raccontando (appunto) l’Asia e tutta la sua potenza creativa al di fuori del perimetro festivaliero. Quattro, dicevamo, i gioielli chiamati a fare da simboli, da testimoni e da cantastorie: Better Days di Derek Tsang, Shock Wave 2 di Herman Yau, I WeirDO di Liao Ming-yi e Il gioco del destino e della fantasia di Hamaguchi Ryusuke.
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Bio dei registi
Hamaguchi Ryusuke.
Nato nel 1978 a Kanagawa, Hamaguchi Ryusuke si è laureato all’Università di Tokyo e ha studiato regia alla Tokyo University of the Arts. Il film con cui si è laureato, Passion, è stato selezionato per il Tokyo Filmex del 2008, ma la vera svolta è avvenuta con Happy Hour (2015), della durata di oltre cinque ore, che ha fatto incetta di premi. Il suo primo film commerciale, Asako I & II, è stato selezionato in concorso al Festival di Cannes nel 2018. Due anni più tardi, Hamaguchi ha firmato la sceneggiatura di Wife of a Spy di Kurosawa Kiyoshi (Leone d'Argento).
Herman Yau.
Il gioco del destino e della fantasia (Wheel of Fortune and Fantasy), un film antologico che Hamaguchi ha sviluppato nel corso di un workshop, ha vinto l’Orso d’Argento al Festival di Berlino del 2021. Con Drive My Car, ispirato a un racconto breve di Murakami, Hamaguchi ha invece vinto il premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes del 2021, aggiucandosi in seguito l'Oscar come Miglior Film Internazionle.
La sua ultima opera, Il male non esiste (Evil Does Not Exist) è stato presentato in concorso al Festival di Venezia nel 2023, dove si è aggiudicato il Leone d'Argento - Gran premio della Giuria.
Molto amato e conosciuto in Italia per grandi titoli come Happy Hour, Il gioco del destino e della fantasia e Drive My Car (Oscar 2022 per il miglior film internazionale), tutti distribuiti dalla Tucker Film, Hamaguchi rappresenta sicuramente il futuro del Nuovo Cinema Giapponese: un autore profondamente legato alle proprie radici e, al tempo stesso, capace di affrontare temi universali che sanno parlare davvero a tutti. Al di là delle appartenenze culturali e geografiche.Nato a Hong Kong nel 1961, Herman Yau si è laureato in cinematografia all’Hong Kong Baptist College nel 1984. Ha diretto il suo primo lungometraggio, No Regret, nel 1987 e da allora ha intrapreso una carriera prolifica e variegata tra cinema, televisione, video musicali ed editoria. Co-fondatore di varie riviste culturali, Yau è stato anche un editorialista e ha all’attivo diversi libri pubblicati in proprio. Famoso a livello internazionale come regista di film di genere e di exploitation, oltre che di opere socialmente consapevoli, Yau è attivo anche come direttore della fotografia e produttore.
Derek Tsang.Dopo essersi laureato all’università di Toronto, Derek Tsang – figlio del leggendario artista hongkonghese Eric Tsang – è tornato a Hong Kong ed è entrato a far parte dell’industria cinematografica come assistente alla Applause Pictures di Peter Chan. Ha iniziato anche a recitare in ruoli secondari in film come AV, Isabella (di cui è anche co-sceneggiatore), My Name Is Fame, Run Papa Run e Dream Home. Nel 2010 è passato per la prima volta dietro la macchina da presa per la co-regia di Lover’s Discourse, insieme a Jimmy Wan. Soul Mate (2016) è stato il suo primo film come “solista”.
Liao Mingyi.Nato a Taipei nel 1980, Liao Mingyi ha iniziato a lavorare nel settore dei media dopo aver frequentato la scuola di specializzazione in Applied Media Arts alla National Taiwan University of the Arts. Oltre a lavorare in ruoli diversi per molti film, video musicali e spot pubblicitari, Liao ha diretto sette cortometraggi ed è stato executive director e direttore del montaggio del grandissimo successo taiwanese You Are the Apple of My Eye (2011), che ha sbancato i botteghini in tutta l’Asia. I WeirDO è il suo esordio alla regia ed è stato girato con l’iPhone XS.